APPROVAZIONE DELLA VARIANTE PER IL PARCO COMUNALE DEL CARSO MONFALCONESE
Fin dalla sua fondazione, nel 1975, l’Associazione Ambientalista Eugenio Rosmann (allora sezione WWF di Monfalcone) ha posto al centro della sua azione la tutela delle colline del Carso monfalconese. Nel 1979 diede alle stampe il libro “Il Carso di Monfalcone, un parco sotto casa”, poi riedito nel 1995 per le Edizioni della Laguna.
L’obiettivo fu raggiunto appena nell’agosto 2016 con l’istituzione ai sensi della L.R.42/1996 del Parco comunale del Carso Monfalconese. Con la gestione del Centro visite di Pietrarossa, con capofila il CAI di Monfalcone, l’Associazione Rosmann ha avuto la possibilità di proporre numerosissime escursioni sui sentieri del Carso monfalconese, con sempre maggior partecipazione da tutta la Regione e anche oltre, accompagnate da guide naturalistiche ed esperti che promuovono i più diversi aspetti di questo territorio.
Perciò l’Associazione Rosmann è intervenuta con proprie puntuali osservazioni, in particolare sul Regolamento attuativo e sulla Relazione Tecnico-illustrativa, aggiornando le informazioni disponibili sull’ortottero Zeuneriana marmorata, presente nei canneti della Moschenizza e che costituisce una delle valenze più importanti dell’area. Questa specie richiede specifiche azioni di tutela, da affidare ai naturalisti che in questi anni hanno l’hanno scoperta e studiata e si raccomanda l’istituzione di un biotopo regionale per una maggiore tutela del grilletto e del suo habitat.
Sentito il dibattito in seno al Consiglio comunale che ha approvato la variante n. 2 del Parco comunale, si esprime una grande soddisfazione per l’attenzione riservata all’area del Lisert. Solo qualche anno fa venivamo irrisi come “ambientalisti talebani” perché, piuttosto solitari, insistevamo sulla necessità di tutelare il Canneto del Lisert (sito Bioitaly) e lo stagno ex-Enel, e in un’ottica di Geoparco anche gli spuntoni delle Isole Clare, la grotta del Diaul zot e una seconda fonte termale, attualmente in proprietà privata all’interno del recinto di una fabbrica, anche in un’ottica di valorizzazione del contesto delle Terme Romane. Ieri in Consiglio comunale abbiamo sentito la proposta di un tavolo per discutere della tutela del Lisert e questa è un’occasione preziosa per tutti coloro che hanno a cuore il nostro territorio.
Era suggestiva, anche se di complessa realizzazione (sarebbe forse servito un nuovo DPGR?), la proposta avanzata ieri in Consiglio comunale di inserire parte del Lisert all’interno del Parco comunale e che non è stata approvata. Tuttavia è molto positivo l’interesse comune di maggioranza e opposizione per raggiungere l’obiettivo di tutelare – ad esempio con un biotopo regionale oppure con l’ampliamento della limitrofa area Natura2000 – il canneto del Lisert (comprendendovi lo stagno ex-Enel), tra il canale Est-Ovest e la cassa di colmata. Ciò sia per il notevole valore naturalistico del canneto acquadulcicolo, in particolare per l’avifauna, e sia come corridoio ecologico che connetta il Carso al mare. La salvaguardia di quest’area umida costiera – un ambiente sempre più raro – valorizzerebbe il contesto in cui si inseriscono le Terme Romane, offrendo interessanti sinergie per promuovere al contempo la termalità e la naturalità, da legare anche al diportismo ben presente nell’area.
Infine è interessante e positiva la proposta di interramento degli elettrodotti, non solo per limitare l’inquinamento elettromagnetico, ma anche per l’impatto paesaggistico, sull’avifauna e sulla diffusione di specie alloctone invasive (ailanto).
Confidiamo che l’approvazione della Variante n. 2 del Parco comunale del Carso Monfalconese sia un punto di partenza per raggiungere l’obiettivo di un’efficace tutela delle aree naturalistiche del Comune di Monfalcone – a partire dal Lisert – e di apertura verso i Comuni limitrofi.