ASSOCIAZIONI E COMITATI PORTANO LA NUOVA CENTRALE TURBOGAS DI MONFALCONE AL CENTRO DEL DIBATTITO ELETTORALE: 4 DOMANDE AI 4 CANDIDATI
In seguito alla notizia dell’approvazione, da parte della Giunta regionale, di un accordo con A2A con cui accompagnare la costruzione della nuova centrale elettrica da 859 MW, in sostituzione di quella attuale (336 MW a carbone), un coordinamento di Comitati e Associazioni ha chiesto ai 4 candidati alla presidenza della Regione FVG alle prossime elezioni il loro parere sulla futura centrale monfalconese e altri temi legati all’energia.
Sono pervenute 3 risposte, in quanto il Presidente Fedriga ha preferito non rispondere.
1. Alla prima domanda riguardante la nuova grande centrale termoelettrica prevista a Monfalcone, in sostituzione dell’esistente centrale a carbone, le risposte sono state molto diverse.
Giorgia Tripoli, prima a rispondere, ritiene che doveva essere valutata l’effettiva necessità del nuovo impianto nell’ambito di un ampio processo di co-decisione con la cittadinanza e le realtà del territorio.
Per Massimo Moretuzzo è prioritario l’obiettivo della chiusura della centrale a carbone che però avrebbe dovuto essere sostituita da un impianto di energia rinnovabile. Riguardo agli accordi tra Enti locali e A2A ne andrà valutata la sostenibilità e andranno eventualmente sospesi e rivisti.
Il candidato Alessandro Maran pone piena fiducia nella valutazione delle tecnostrutture dedicate alla valutazione degli impatti ambientali, quindi il giudizio non è critico, né sul nuovo impianto né sull’utilizzo dell’idrogeno.
2. Nella seconda domanda si interrogavano i candidati sull’intenzione – se eletti – di aggiornare il Piano Energetico Regionale per accelerare la sostituzione dei combustibili fossili, ridurre le emissioni climalteranti nella misura indicata dall’IPCC e adottare provvedimenti a favore del risparmio energetico e di un forte sviluppo delle fonti rinnovabili (fotovoltaico in primis).
Tutti i candidati metterebbero mano al P.E.R. Maran intende accelerare gli iter autorizzativi per eolico e solare eliminando la dualità Comuni/Regione e formando il personale regionale.
Oltre alle rinnovabili secondo Maran vanno incentivate le estrazioni di gas e – a medio-lungo termine – il nucleare. Anche Moretuzzo cambierebbe il piano energetico, a partire da uno studio sui fabbisogni, la potenza da installare e gli strumenti da predisporre. Gli impianti fotovoltaici vanno incentivati e regolamentati e uno strumento centrale è quello delle Comunità Energetiche Solidali.
Per Tripoli l’obiettivo principale è fermare l’inquinamento diffuso e dobbiamo diventare meno energivori e responsabili nelle scelte quotidiane.
3. Nella terza domanda si chiedeva ai candidati se ritenevano necessario abolire il meccanismo del Capacity market (sostegno pubblico agli impianti che coprono i picchi di domanda), che sarà applicato anche alla nuova centrale di Monfalcone.
Le risposte sono diversificate.
Moretuzzo ritiene che devono essere finanziate le energie rinnovabili e non quelle fossili per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione.
Di tutt’altro avviso Maran, che considera il Capacity market corretto e coerente con la transizione ecologica sostenibile e ritiene sia uno strumento utile per stabilizzare i costi in bolletta.
Tripoli considera questo meccanismo un sotterfugio finanziario, da abolire assolutamente. In contrapposizione alle grandi multiutility che hanno incassato grandi extraprofitti, secondo Tripoli va contrapposto un sistema in cui ogni cittadino sia messo in grado di produrre l’energia sostenibile di cui ha bisogno.
4. Infine è stato chiesto un giudizio sul progetto di raddoppio della centrale nucleare di Krško e se l’Italia e/o la Regione FVG debbano parteciparvi.
Per Tripoli è pura follia, perché un nucleare pulito non esiste e l’Italia non solo non dovrebbe partecipare ma opporsi. E’ necessario abbassare i consumi e non aumentarli.
Nettamente contrario e preoccupato anche Moretuzzo, che ricorda il rischio sismico in quanto la centrale è costruita su una faglia attiva. Da consigliere regionale ha proposto una mozione contro il raddoppio di Krško, approvata all’unanimità. Bisogna piuttosto incentivare famiglie e imprese per l’installazione di impianti da fonti rinnovabili.
Di tutt’altro parere Maran, che in nome di una maggiore sovranità energetica europea e d’accordo con gli industriali regionali, approva il raddoppio e auspica un coinvolgimento diretto dell’Italia e della Regione, al fine di abbattere i costi in bolletta.
Ringraziamo di cuore i 3 candidati che hanno accettato di confrontarsi su questi temi a noi molto cari e ci rammarichiamo della mancata partecipazione del presidente Fedriga, perché il suo parere sarebbe stato di grande interesse.
A tutti e 4 porgiamo i migliori auguri per la prossima competizione elettorale!
Clicca sopra per leggere le risposte integrali:
- COMITATO RIONE ENEL – MONFALCONE
- GRUPPO SALUTE E AMBIENTE FVG – SKUPINA ZDRAVJE IN OKOLJE FJK – DUINO-AURISINA
- COMITATO SAN VALENTINO – CITTADINI PER LA SALUTE – MONFALCONE
COORDINAMENTO DEI COMITATI TERRITORIALI E DEI CITTADINI ASSOCIATI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA – CORDICOM FVG ODV - ASSOCIAZIONE AMBIENTALISTA “EUGENIO ROSMANN” ODV – MONFALCONE