Concorso Pubbliche Amministrazioni Populus Alba 2017 – Partecipanti
Le nomination
L’associazione ambientalista Eugenio Rosmann propone un concorso mirato alla valorizzazione delle pratiche virtuose in tematiche ambientali, naturalistiche e utili alla conservazione e al miglioramento del nostro ambiente e della naturalità da parte delle Pubbliche Amministrazioni.
Con il Patrocinio del Comune di Gorizia e del Comune di Monfalcone
Qui trovi la commissione giudicatrice
- Artegna riduce la zona industriale e il consumo di suolo
Comune di Artegna
Provincia di Udine
Il Comune di Artegna, già vincitore nel 2016 del Premio Comuni Virtuosi nella categoria “impronta ecologica”, è stato segnalato dalla Rivista Altreconomia anche per l’impegno contro il consumo del suolo. L’Amministrazione di Artegna ha infatti cancellato metà della zona industriale, per una superficie di 8 ettari. Il piano regolatore in vigore dagli anni Novanta, come quelli di tutti i paesi dei dintorni, prevedeva lo sviluppo di ‘capannoni’ lungo l’arteria principale, la Ss 13 Pontebbana che collega Udine a Tarvisio e al confine con l’Austria, e passa fuori dal centro abitato, e gli interventi erano concentrati nelle aree più naturali, e agricole del territorio. L’Assessore all’Urbanistica e all’Ambiente Andrea Romanini, con l’Amministrazione comunale, ha osservato come sugli 8 ettari di zona industriale già costruiti ci fossero ormai molti capannoni vuoti, già disponibili per eventuali nuovi investitori. Perciò altri otto ettari a destinazione industriale sono tornati agricoli, al termine di un percorso avviato già nel 2009, dopo un dialogo fruttuoso con la proprietà, molto frammentata, dell’area. La variante è stata approvata a fine 2015, con il coinvolgimento dei cittadini/proprietari nel processo decisionale. Oltre a zone agricole coltivate a mais e cereali, strade bianche e filari di gelso, vi sono alcuni terreni classificati come prati stabili, riconosciuti e tutelati dalla Regione. La stessa Regione, con l’amministrazione di Artegna e l’Ecomuseo delle Acque del Gemonese è promotore dei “Cantieri del paesaggio”, corsi pratici giunti alla terza edizione, per formare volontari in grado di manutenere i muretti a secco del territorio.
- Riqualificazione giardino dei sogni
Comune di Schio
Provincia di Vicenza
Il Giardino dei Sogni fu fondato negli anni 90 ad opera di un ideatore privato cittadino. Si sviluppa su 1400 mq, ad una quota di circa 400 m, e annoverava all’inizio circa 250 specie. L’intento fu quello di creare una zona dove le persone potessero rilassarsi in un contesto naturale piacevole con una connotazione religiosa, costituita da tabelle che riportano pensieri di riconoscenza verso il Creatore per le bellezze della natura, da far conoscere e valorizzare.
L’impostazione fu inizialmente più estetica che botanica, nella scelta delle specie e nell’impianto delle stesse.
Dopo anni di intenso utilizzo, a partire dal 2012 il Giardino non è più stato curato a fino a metà del 2016 versava in stato di abbandono. Per volontà dell'Amministrazione nel 2016 è stato avviato un percorso che, anche coinvolgendo la popolazione locale, mira a riqualificare il Giardino, con un percorso ad anello nella zona più estesa e pianeggiante, dove sono coltivate per lo più specie alloctone e una zona in pendenza, con esposizione nord-est, rivolta verso un rivolo d’acqua, dove si cercherà di ripristinare un bosco autoctono, ossia con specie locali naturali.
Nella zona pianeggiante tra la fine del 2016 e i prime mesi del 2017 è stata fatta una manutenzione e riqualificazione, eliminando le specie più banali quali thuje, cipressetti, bossi ecc. Questi saranno sostituiti da essenze per lo più arbustive, considerando volumi delle piante adulte e cromatismi.
Sono quindi state introdotte alcune specie a gruppi tassonomici. In particolare sono stati creati dei nuclei di piante del genere Helleborus, Hydrangea (ortensie) e Rosa. Questo per sottolineare l’aspetto botanico del Giardino e non solo ricreativo.
Nell’altra area sono stati avviati i lavori al fine di ricreare un bosco autoctono, tipo un acero-frassineto, con l’introduzione nel sottobosco di specie erbacee locali prelevate dai boschi limitrofi. In particolare è stata pulita tutta l’area dalle specie alloctone infestanti, in particolare Kerria japonica e Acuba japonica. Si sono individuate le aree per l’introduzione delle geofite. In questo settore le specie arboree/arbustive già presenti sono: Ostrya carpinifolia, Castanea sativa, Fagus sylvatica (introdotto, ma che si preferisce conservare), Acer negundo, Acer campestre, Acer pseudoplatanus, Corylus avellana, Fraxinus ornus, Fraxinus excelsior; nei pressi dell’acqua è presente qualche esemplare di ontano nero Alnus glutinosa.
Le specie erbacee tipiche del sottobosco sono molto scarse o mancano del tutto. Segue una serie di specie nemorali che in seguito saranno introdotte: Cyclamen purpurascens, Galanthus nivalis, Leucojum vernum, Hepatica nobilis, Primula vulgaris, Gagea lutea, Erytronium denscanis, Pulmunaria officinalis, Corydalis cava, ecc.
Inoltre si procederà all’inserimento di alcune felci locali quali: quali: Polisticum aculeatum, Dryopteris flix-mas, Asplenium filix-foemina, Phyllitis scolopendrium, Polypodium interjectum, ecc.
Nei prossimi anni si punta a completare gli interventi in quasta zona con delle tabelle di supporto alla visita del Giardino di tipo didattico-interattivo, rivolte soprattutto alle scuoleS’intende anche proseguire con l’introduzione di nuove essenze vegetali soprattutto erbacee e puntare all’inserimento del Giardino dei Sogni nella “rete” dei giardini dell'Altovicentino: Giardino Jacquard, Giardino Alpino S. Marco, Parco Villa Rossi.
- L’associazione fondiaria per reintrodurre il pascolo
Comune di Stregna
Provincia di Udine
Il Comune di Stregna (Valli del Natisone), con l’amministrazione guidata dal sindaco Luca Postregna, ha costituito con successo un’Associazione territoriale (fondiaria), derivante dal conferimento di terreni inutilizzati da parte dei proprietari, ma anche di “terreni silenti” (di proprietà ignota) al fine di reintrodurre il pascolo. Si tratta di uno strumento proponibile per l’accorpamento funzionale, il recupero produttivo delle superfici abbandonate e la conservazione del paesaggio degli areali montani e collinari. L’iniziativa è sostenuta dalla recente Legge regionale n. 16/2006 - Norme in materia di razionalizzazione fondiaria e di promozione dell'attività agricola in aree montane e dalla precedente LR 10/2010 - promozione per la cura e conservazione finalizzata al risanamento e al recupero dei terreni incolti e/o abbandonati
E’ stato inoltre proposta l’istituzione di un nuovo sito Natura 2000.
- Un fiore all’occhiello per la promozione del proprio territorio
Comune di Tramonti di Sopra
Il Comune di Tramonti di Sopra (PN) per la sua sensibilità nei confronti del patrimonio naturale locale, nell’organizzare ogni anno mostre ed escursioni guidate ed incontri sul tema della flora locale.
In particolare ha riposto una grande attenzione ad un piccolo e grazioso fiore, la Daphne Blagayana, di cui vanta l’unica stazione in Italia, nella zona di Chievolis, dove fiorisce tra aprile e maggio, punteggiando i pendii e i prati con il suo caratteristico colore bianco.
Altre stazioni sono note soltanto in Slovenia e Bosnia. Ogni anno la pro loco di Tramonti di Sopra con il Parco delle Dolomiti Friulane organizza un’escursione guidata in collaborazione e con lo stesso scopritore Adriano Bruna, per portare i visitatori nei luoghi un po’ nascosti ed appartati dove questo fiore cresce.
Il Comune valorizza particolarmente questa sua ricchezza, di cui fa parte anche l’alto corso del fiume Meduna, con le splendide pozze smeraldine presso la borgata di Frassaneit, un luogo nascosto e ancora selvaggio, circondato da una natura incontaminata.
- La casa incontra l’ambiente
Provincia di Bolzano
CasaClima è un metodo di certificazione energetica degli edifici attivo dal 2002. L’iniziativa segue quanto indicato dalla Comunità europea con la Direttiva Cee 2002/91/CE, approvato in attuazione del protocollo di Kyōto. Ideato e fondato da Norbert Lantschner, ex direttore dell'Ufficio "Aria e Rumore", del ARPA della Provincia autonoma di Bolzano.
La missione dell’Agenzia CasaClima – che è un ente strumentale della Provincia Autonoma di Bolzano – consiste nell’eseguire la certificazione energetica obbligatoria degli edifici in Alto Adige, tenendo conto anche del restante territorio nazionale, dove CasaClima è utilizzato come protocollo di qualità volontario e, dal 2002 ad oggi, ha consegnato oltre 8000 targhette.
L’Agenzia CasaClima propone un’ampia offerta formativa per tutti gli attori del settore edilizio. Organizza e promuove molteplici iniziative di sensibilizzazione della cittadinanza nei settori dell’efficienza energetica, della sostenibilità, della qualità costruttiva e della tutela del clima.
Dal 2014 ha il ruolo di Agenzia per questioni energetiche e climatiche in generale, che si rispecchia anche nella denominazione ufficiale. Con l’accresciuto portafoglio di competenze ha rafforzato il reparto di ricerca e sviluppo e moltiplicato la partecipazione a progetti internazionali.
Casaclima è operativa sia con gli eventi come CasaClima AWARDS, CasaClima Tour, e sia con la parte tecnica che riguarda la continua formazione dei tecnici per la Certificazione edifici volto all’ottenimento del Certificato energetico CasaClima sia per gli edifici di nuova costruzione e il risanamento degli esistenti. Ma è fondamentale anche per le agevolazioni nel settore dell’edilizia, nella facilitazione dell’apprendimento e rispetto della legislazione del settore edile delle Provincia autonoma di Bolzano. L’istituzione di software di calcolo e la banca dati degli edifici certificati hanno permesso di avere una certificazione di sostenibilità degli immobili non solo residenziali ma anche hotel, scuole, luoghi di lavoro cantine, il libretto degli impianti, la qualità di porte, finestre, e della ventilazione meccanica.
Non ultimo il programma ComuneClima volto alla certificazione dei Comuni è una attività che volge all’attività di ricerca costante nel settore energetico e della sostenibilità che ha creato una rete nazionale e che si avvale di notevoli pubblicazioni volete calcolo del consumo di CO2 riduzione e riciclaggio dei rifiuti, alimentazione sostenibile stile di vita e consumo risparmio energetico idrico.
Dal 2013 annualmente a Bolzano si svolge un congresso di promozione , conoscenza e sensibilizzazione sugli argomenti trattati.
- I campioni d’Italia di raccolta differenziata
Provincia di Treviso
È un Veneto virtuoso quello che emerge dai risultati che ogni anni quantificano la produzione e gestione dei rifiuti, Regione tra le più abili nella gestione dei rifiuti e la palma di comune con minore produzione di rifiuti va a Zoppè di Cadore, nel bellunese. Belluno è anche la provincia che produce meno rifiuti in assoluto, mentre la peggiore è Venezia, complice l'elevato flusso turistico. Per le percentuali di riciclaggio, primeggiano, invece, Castelcucco in provincia di Treviso, Maser, sempre nella Marca, Preganziol e la stessa Treviso, ciascuna per la sua fascia di numero di abitanti.
Uno dei frutti della differenziata è stata la capacità di riciclo, dall’organico raccolto alla produzione di compost. Per migliorare ancora si propone di privilegiare o adottare iniziative per la riduzione dei rifiuti sin da casa propria, per arginare la necessità di fruire della discarica.
E una delle variabili che più impatta nell'inquinamento è l'utilizzo dei pannolini, che potrebbero essere sostituiti da quelli lavabili, seguiti dalla riduzione delle eccedenze alimentari, dell'utilizzo della carta e dell'acqua in bottiglia.