Concorso Pubbliche Amministrazioni Populus Alba 2020 – Partecipanti
Il premio dell’Associazione Ambientalista “Eugenio Rosmann” 2020 è rivolto alle pubbliche amministrazioni meritevoli in materie naturalistiche e ambientali
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Inseriamo di seguito le motivazioni delle nomination o candidature ricevute:
- COMUNE DI BOLZANO E IPES
Progetto di ricerca europea “SINFONIA”
COMUNE DI BOLZANO E IPES
(Istituto per l’Edilizia Sociale della Provincia di Bolzano)Il progetto di ricerca europeo Sinfonia ha visto il coinvolgimento diretto di Innsbuck e Bolzano e quello indiretto di oltre 30 città come partner e osservatori interessati. Le due città hanno realizzato iniziative nel campo delle reti intelligenti, del teleriscaldamento e, soprattutto, del risanamento energetico di condomini pubblici.
Sinfonia è un progetto sviluppato in cinque anni e concluso nel 2020, con l’obiettivo di trasformare alcune aree di Bolzano in un modello europeo nella gestione sostenibile dell'energia. Tra le azioni pianificate c'è il risanamento energetico di 203 alloggi dell'IPES, dove il consumo energetico verrà ridotto di oltre il 50% rispetto a quello attuale; l'iniziativa porta notevoli benefici non solo per gli inquilini, che vedranno i propri consumi energetici notevolmente ridotti, ma anche per la cittadinanza e l'economia locale, che godranno degli effetti di una città più pulita ed efficiente, grazie anche alla riduzione di emissioni di CO2. Il gruppo di lavoro locale è formato da IPES (Istituto per le Energie Rinnovabili), EURAC, Comune di Bolzano, SEL e Agenzia CasaClima.
Il progetto ha ricevuto il premio clima awards di Casaclima 2020.
- PORDENONE, MODELLO PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA
Pordenone, modello per la raccolta differenziata
LARGAMENTE IN TESTA TRA I GRANDI COMUNI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA, RAGGIUNGE L’ECCELLENZA DEL TREVIGIANO
Immagine studioghielmetti.com
I dati sulla raccolta differenziata del 2019 mostrano grandi differenze tra le 4 ex-Province dell’FVG. ll dato di Arpa Friuli Venezia Giulia indica per il Comune di Trieste nel 2019 il 44,18 % di raccolta differenziata. Quasi affiancate Gorizia 65,2% e Udine 65,39%. Pordenone tocca nel 2019 il dato dell’86,11%. Gli obiettivi fissati a livello nazionale per la raccolta differenziata erano del 65% per il 2012, mentre l’UE ha fissato il 55% per il 2025.
Pordenone e tanti comuni del Pordenonese costituiscono quindi un modello per le altre città regionali e raggiunge i livelli di eccellenza della vicina Treviso.
https://www.comune.pordenone.it/it/comune/progetti/raccoltadifferenziata
- CERVIGNANO DEL FRIULI (UD)
Cervignano (UD) introduce i kit per la raccolta differenziata con la "smart card"
LA SOCIETÀ NET AVVIA LA DISTRIBUZIONE DEI KIT CON L’INNOVATIVO SISTEMA DI APERTURA DEI CASSONETTI DELL’UMIDO CON UNA SMART CARD, PER TRACCIARE LA QUANTITÀ DI RIFIUTO UMIDO GETTATO DA OGNI FAMIGLIA.
netaziendapulita.it
È cominciata la distribuzione del kit per il nuovo sistema di raccolta differenziata dei rifiuti a Cervignano, che sarà attivo da febbraio 2021.
L'assessore all'Ambiente, Loris Petenel e il direttore della Net, Massimo Fuccaro, informano che la consegna dei bidoncini sarà avviata nelle frazioni di Strassoldo e Muscoli e seguiranno vaste zone della città.
Il kit è formato da un bidone di media grandezza per la carta; un bidone della stessa grandezza per secco indifferenziato; un vademecum informativo di colore giallo; i sacchetti, sempre di colore giallo, e la tessera smart card per la raccolta dell'umido, per l'apertura dei bidoni che rimarranno in strada ma dotati appunto della nuova tecnologia. Resta invariata la raccolta per vetro e lattine e per gli sfalci e piccole potature, che continueranno ad essere conferiti all'interno dei contenitori stradali (campane) dedicati.
- ECOMUSEO DELLE ACQUE DEL GEMONESE
20 anni dell’Ecomuseo delle acque con la creazione della “Carta delle latterie turnarie”
Il Ledra in Andreuzza (1986) foto di M.Tondolo da https://fiumeledra.wordpress.com
L’Ecomuseo delle Acque del Gemonese compie 20 anni. E’ un museo diffuso e partecipativo, un progetto integrato e interdisciplinare di tutela e valorizzazione di un territorio geograficamente omogeneo, connotato da peculiarità storiche, culturali, linguistiche, paesaggistiche e ambientali. L’ambito territoriale è il Campo di Osoppo-Gemona (Comuni di Gemona del Friuli, Artegna, Buja, Majano, Montenars e Osoppo).
Il primo ecomuseo della Regione nasce nel 2000 per iniziativa del Comune di Gemona del Friuli e la Cooperativa Utopie Concrete, il progetto comporta l’allestimento, nel Mulino Cocconi ad Ospedaletto di Gemona, del Museo dell’arte molitoria e di un Centro di educazione ambientale con Laboratorio didattico e Centro di documentazione.
Nel 2006 l’ecomuseo trova la sua collocazione nel contesto della L.R. 10 del 20 giugno 2006 “Istituzione degli Ecomusei del Friuli Venezia Giulia”.
Negli anni successivi l’Ecomuseo consolida la sua presenza sul territorio ideando e promuovendo vari progetti “sostenibili e partecipati” che affrontano tematiche diverse (l’agroalimentare con la riattivazione della filiera del mais cinquantino e il recupero del pan di sorc, realizzato con farine di mais cinquantino, segale e frumento); il paesaggio con la riconversione dei roccoli di Montenars e l’organizzazione di cantieri sui muri in pietra a secco; l’inventariazione partecipata del patrimonio comunitario con la realizzazione delle mappe di comunità di Godo, Montenars e Flaipano.
Una delle attività più recenti riguarda la fattoria turnaria di Campolessi, una delle 8 rimaste in Friuli (erano 652 all’inizio degli anni ’60). E’ stata realizzata una “Carta dei principi delle latterie turnarie”, per mettere in rete e valorizzare queste esperienze. Maurizio Tondolo, responsabile del museo, ha ideato il progetto “Amica mucca”, che prevede l’adozione di una vacca, ottenendo in cambio formaggi freschi e stagionati, ricotta, burro, strisules(ritagli di formaggio appena cotto) e frico friabile.
- CONSIGLIO DI BACINO DI SINISTRA PIAVE
Gestione dei rifiuti: Bacino Sinistra Piave nominato miglior consorzio in Italia
http://www.bacinotv1.it/
Per il secondo anno consecutivo il Consiglio di Bacino Sinistra Piave è risultato essere il Miglior Consorzio in Italia nella gestione dei rifiuti.
La classifica contempla sia la percentuale di raccolta differenziata raggiunta sia il quantitativo pro-capite di rifiuto indifferenziato. Tutti i Comuni del bacino Sinistra Piave hanno raggiunto la percentuale di raccolta differenziata di almeno il 65% e un quantitativo pro-capite di indifferenziato inferiore ai 75 kg/ab/anno. Il presidente del Bacino Sinistra Piave, Gianpaolo Vallardi e il presidente di Savno, Giacomo De Luca, confermano che nel 2019 il Bacino ha registrato la più bassa produzione di rifiuto indifferenziato da avviare a smaltimento pari a 47,7 kg/ab/anno a fronte di una raccolta differenziata di 86,1%.
- IL PROGETTO LIFE MAGREDI GRASSLAND
IL PROGETTO LIFE MAGREDI GRASSLAND
https://www.magredinatura2000.it/ foto S.Vaccher
Il progetto LIFE MAGREDI GRASSLANDS ha affrontato una serie di problemi che minacciano l'integrità dei magredi nei 4 siti di importanza comunutaria "Magredi del Cellina", "Greto del Tagliamento", "Valle del Medio Tagliamento", "Confluenza dei fiumi Torre e Natisone", fra cui l'abbandono delle pratiche rurali tradizionali quali: lo sfalcio, il pascolo estensivo ed il taglio del legname. In mancanza di questi interventi gestionali si mette in moto un lento processo di evoluzione verso il bosco e di diffusione di specie alloctone favorite dalla progressiva alterazione dell'habitat originario.
Questi habitat hanno una negativa percezione che li ha fatti considerare per lungo tempo come aride distese sassose prive di valore in quanto spazi vuoti ed inutilizzati.
Per scongiurare tali minacce la Regione FVG attraverso il Progetto Life ha messo in cantiere una serie di interventi che puntano al ripristino dei prati magri attraverso azioni di decespugliamento, sfalcio e semina di superfici coltivate e poi degradate, la raccolta delle sementi e del fiorume dai prati stabili circostanti e la reintroduzione delle specie tipiche dei prati aridi anche attraverso la propagazione e coltivazione in vivaio delle specie più rare e minacciate, comprese delle orchidee selvatiche, propagate in vitro e successivamente ambientate in campo.
Il progetto è stato completato dalle iniziative informative e di coinvolgimento della popolazione, la realizzazione di un sito web, pubblicazioni divulgative, un manuale scientifico e altro materiale informativo.
Infine sono state effettuate moltissime visite guidate ed è stato realizzato uno specifico progetto didattico rivolto alle scuole.
Il progetto si è concluso nel maggio 2019 con un convegno che ne illustrava i contenuti finali.