“El Hierro: isola di Ferro dal suo forte vento” di Eugenio Miotti
Con questa nuova mostra virtuale ritorniamo alle Canarie: “El Hierro: isola di Ferro dal suo forte vento” di Eugenio Miotti. Andiamo sulla più piccola isola, la più sud-occidentale, di tutto l’arcipelago delle Canarie. Quest’Isola di origine vulcanica è soggetta tutt’oggi ad eruzioni, tanto che il 10 ottobre 2011 ha visto a due chilometri a sud di La Restinga, un’eruzione sottomarina, conclusasi a marzo 2012, che ha generato la risalita di sostanze e residui che i ricercatori continuano ad analizzare. Tra queste una serie di misteriose pietre galleggianti nel magma, con un nucleo bianco e poroso ricoperto da una crosta basaltica e cavo all’interno.
El Hierro è un’isola davvero poco popolata ed è prevalentemente montuosa: ha una forma triangolare con un grande altopiano a picco sul mare, il cui punto più alto è il Malpaso, posto a 1.501 metri sul livello del mare. Per avere una visione sull’Oceano Atlantico dai 700 metri di altitudine dell’altipiano si deve andare sul Mirador de La Peña, un edificio in vetro, legno e pietra lavica, a nord dell’Isola, nel comune di Valverde, vicino a Guarazoca. Il belvedere è stato costruito da Cesar Marique, il geniale architetto di Lanzarote.
Anche un altro belvedere, il Mirador de Bascos, offre una visuale a 360 gradi a strapiombo sull’Oceano.
L’isola è conosciuta internazionalmente perché vi passa il Meridiano di Ferro (o meglio: Meridiano dell’Isola del Ferro), definito meridiano zero dal geografo greco Tolomeo nel II secolo d.C., che rimase tale fino al 1884, quando con la Conferenza internazionale dei meridiani gli preferì prima il meridiano di Parigi e infine quello londinese di Greenwich. Questo meridiano prendeva il nome appunto dall’isola del Ferro (El Hierro), una delle propaggini più estreme del Continente nell’Atlantico.
Uno dei simboli naturali dell’isola è El Sabinar, un esemplare di Juniperus phoenicea, un particolare tipo di ginepro rugoso piegato del forte vento che spazza la Piana dei ginepri nella parte sud-occidentale de El Hierro e che per resistere ha assunto una conformazione particolare. Quando nell’ovest dell’isola, dopo la Ermita de Nuestra Señora de Los Reyesil, il vento si ferma dalle sue sciabolate, si riescono sentire i corvi.
Nella parte centrale dell’isola de El Hierro, nell’angolo più riparato dal vento, è presente un lembo di foresta di laurisilva, come quella di La Gomera.
Un altro simbolo dell’isola è la Gallotia simonyi machadoi (lucertola gigante di Hierro).
Infatti le osservazioni faunistiche di Eugenio Miotti presso El Hierro hanno riguardato prevalentemente l’erpetofauna e precisamente : Gallotia caesaris femmina, Gallotia caesaris maschio, Gallotia simonyi maschio, Tarentola boettgeri hierrensis, Chalcides viridanus coeruleopunctatus.
Gli uccelli, con più di cinquanta specie che si riproducono sull’isola, sono i vertebrati più numerosi de El Hierro. L’autore ha osservato le due sottospecie esclusive dell’isola, la cinciarella nordafricana di El Hierro (Cyanistes teneriffae ombriosus) e il fringuello comune di El Hierro. (Fringilla coelebs ombriosa). Inoltre, nei boschi di laurisilva, visto anche il Luì delle Canarie (Phylloscopus canariensis), il Regolo di Tenerife (Regulus teneriffae). Altri uccelli osservati, da Eugenio Miotti, sono due specie endemiche della macaronesia come pispola di Bertelot (A nthus bethelotii),il rondone unicolor (A pus unicolor) e nella piana a 1200 mt di altitudine nelle aree agricole di San Andrés, Isora e soprattutto a Nisdafe, sono state osservate altre specie di uccelli specializzate in questo tipo di ambiente e principalmente fanello, pernice sarda, quaglia, piccioni selvatici, passera sarda, corvo imperiale delle Canarie e finalmente anche la passera lagia presente oltre che in quest’isola anche a La Gomera. Tra i rapaci, numerosi come specie nell’isola, osservato solo il gheppio delle Canarie e un falco pellegrino in volo. Un altro gruppo di uccelli di interesse per gli osservatori è quello degli uccelli marini . L’isola di El Hierro ospita importanti colonie di questo gruppo di uccelli specializzati nella vita nell’oceano. Osservato solo Voltapietre, Gabbiano reale zampe gialle , Cormorani, Chiurlo piccolo e Piovanello tridattilo.
Su quest’isola degne di nota sono anche alcune costruzioni, come l’Hotel più piccolo del mondo, hotel Punta Grande, posto su una lingua di roccia che si insinua tra le onde dell’oceano, il cui primato è stato certificato dal Guinness World Record nel 1989.
Infine, grazie alla sinergia creata con UNESCO, Unione Europea, ambientalisti e imprese locali, gli amministratori locali possono fregiarsi di un primato unico: essere uno dei pochi posti al mondo ad avere raggiunto una parziale autonomia energetica, grazie a un sistema che sfrutta il potere dell’energia pulita, prevalentemente eolica, ma con l’apporto anche del solare e dell’idroelettrico.
Altre immagini le potete vedere anche sul video:https://www.raiplay.it/video/2019/12/el-hierro-canarie—kilimangiaro-60065cd8-71ee-4621-9e23-8c27ebbf5d6f.html
Potete vedere la mostra anche su Facebook alla pagina della associazione.
Buona visione!