“Fauna a Gran Canaria prima dell’incendio del 2019” di Eugenio Miotti.
Con questa mostra virtuale andiamo in vacanza in una di quelle che un tempo sono state denominate le Isole della Felicità, con l’esposizione dal titolo: “Fauna a Gran Canaria prima dell’incendio del 2019” di Eugenio Miotti. Le foto scattate sono solo una piccola testimonianza della miriade di uccelli presenti nel sito. L’arcipelago delle sette Isole Canarie di origine vulcanica sarà oggetto di altre mostre e saranno pubblicate in più edizioni, con delle sezioni speciali.
Oggi partiamo con la prima, con le bellissime immagini di Gran Canaria, una delle isole che fa parte della regione geografica della Macaronesia, dove oltre alle Canarie sono incluse anche le isole del Portogallo e di Capo Verde.
Gran Canaria dal punto di vista paesaggistico ed ecologico per Eugenio Miotti è forse la più interessante delle isole visitate: Gran Canaria , Fuerteventura, Lanzarote, La Palma, El Hierro e La Gomera.
Le foto sono riferite ad un’escursione che l’autore ha svolto nel giugno del 2018 e ci porta a visitare la fauna presente in alcune aree che sono state in seguito percorse dallo spaventoso incendio dell’agosto del 2019, quando hanno preso fuoco 6 mila ettari di territorio e sono state evacuate 9000 persone. (https://www.repubblica.it/esteri/2019/08/19/news/gran_canaria_devastata_da_un_enorme_incendio_8000_persone_evacuate-233904959/?refresh_ce)
L’Isola dalla forma circolare, nel 2018, si presentava praticamente divisa in due zone molte differenti tra loro.
La “Costa”, (soprattutto la parte orientale che con la nuova autrostrada è facilissimo e velocissimo raggiungere) e l’Entroterra montuoso formato da crateri vulcanici coperti da boschi e pinete, molte riserve d’acqua artificiali e corsi d’acqua che nel corso degli anni hanno formato splendidi Barrancos.
Il monte più alto è il Pico de la Nieves 1949 mt di altitudine.
La fauna avicola nell’entroterra è abbastanza scarsa e difficile da osservare. Le strade sono molto strette e tortuose ed in alcuni casi può transitare solo un veicolo alla volta e con poche aree di sosta e addirittura senza protezione del ciglio stradale. Tutto questo rende più difficoltose le osservazioni. Nelle pinete della parte centrale si osservano le Cinciarelle Africane, qui presenti con la sottospecie Cyanistes teneriffae hedwinge, endemica della sola isola Gran Canaria . Osservato anche il Picchio rosso maggiore, presente anch’esso con l’endemica sottospecie Dentrocopos major thanneri nella sola Gran Canaria. Qui si possono anche vedere i Canarini (Serinus canaria) dal canto delizioso e i Fringuelli presenti con la sottospecie Fringilla coelebs canariensis endemica della sola Gran Canaria. Le sottospecie dei fringuelli delle Canarie andrebbero elevate a rango di specie a se stante, in quanto colorazione, dimensioni, canto e richiami sono completamente diversi.
Altri uccelli molto comuni nei boschi sono i merli con la sottospecie Turdus merula cabrerae, con canto diversificato da quello europeo e canto pure diverso nei Pettirossi, presenti con la sottospecie Eritruchus rubecula suberbus, dai colori più intensi rispetto ai nostri. Completa l’elenco la Pernice Sarda (Alectoris barbara) presente nei sottoboschi, il cardellino (Carduelis carduelis) , lo Strillozzo (Emberiza calandra), la Capinera (Sylvia atricapilla), il Colombo selvatico (Columba livia), il Corvo imperiale con la sottospecie Corvus corax tingitanus e Folaghe (Fulica atra) tutti presenti vicino a degli specchi d’acqua. Notato nella Pineta di Tamadaba anche l’endemico Fringuello azzurro di Gran Canaria (Fringilla plotzeki), elevato a specie separata di recente.
Rapaci osservati nell’entroterra oltre all’onnipresente Gheppio con la sottospecie endemica Falco tinnuculus Dacotiae, la Poiana con la sottospecie Buteo buteo insularum e Sparviere qui presente con la sottospecie Accipiter nisus Granti. Quest’ultimo è apparso all’improvviso avvicinandosi in atteggiamento di attacco ad un drone in volo.
I posti migliori per le osservazioni sono i Barrancos (valloni e burroni formatesi con l’erosione dell’acqua) molto profondi e quasi tutti con corsi d’acqua corrente e il piccolo bosco di Laurisilva a Los Tilos de Mojo. Vicino questi piccoli corsi d’acqua vivono le Ballerine gialle, anch’esse endemismo di queste isole con la sottospecie Motacilla cinerea canariensis e i Falchi di Barberia (Falco Pelegrinoides).
Vicino alla costa e soprattutto nella parte sud dell’Isola, presso le Oasis di Maspaloma, possiamo osservare Gallinelle d’acqua, Airone cenerino, Garzetta, Passera Sarda , Tortore dal collare, Rondini comuni e Rondoni pallidi. Comuni sono anche gli endemici Rondoni Apus unicolor, il Gabbiano reale zampegialle (Larus michahellis atlanticis), l’Averla maggiore meridionale (Lanius meridionali koenigi), il Luì piccolo delle Canarie (Phyloscopus canariensis) e la onnipresente Pispola di Bertelot (Anthus bertheloti). Nei parchi dei giardini di Maspaloma è facile osservare anche degli Psittacidi oramai ben ambientati e precisamente il Parrocchetto dal collare (Psitacula Kramesi) e il parrochetto Monaco (Myiospitta monachus).
Vista l’abbondanza d’acqua è molto facile individuare, grazie anche al loro canto, le due specie di anfibi introdotti presenti e precisamente la Rana verde Iberica (Pelophylax perezi) e la Raganella mediterranea (Hyla meridionalis) entrambe originarie della penisola Iberica.
Secondo Eugenio Miotti, gli animali più spettacolari e interessanti sono i rettili.
I rettili, se escludiamo le testuggini marine, sono presenti con tre specie endemiche della sola Gran Canaria e uno di recente introduzione .
La lucertola gigante di Gran Canaria (Gallotia stehlini) è la più grande rappresentante del genere Gallotia ancora vivente allo stato selvatico con i suoi 60/80 cm di lunghezza. Abbastanza comuni in zone rocciose e muretti dell’Isola, hanno abitudini diurne crogiolandosi al sole, si alimentano sia di vegetali come fiori, frutta, piante grasse e sia di animali come insetti, piccoli mammiferi e nidiacei.
Lo Scinco di Gran Canaria (Chalcides sexlineatus) ha una livrea molto bella con la coda blu elettrico, lo si può trovare nel sud dell’isola in zone rocciose semidesertiche o in Barranchi privi d’acqua.
Lo stesso dicasi anche per il Geco delle Canarie (Tarentola Boettgeri) Piccolo sauro che raggionge i 7/8 cm coda esclusa. Dalla vita prevalentemente nottura, è rinvenibile in zone comuni con lo scinco o in centri abitati. Trovato anche in un paesino di alta quota c.a 500 mt.
Per concludere il capitolo rettili qui è presente, purtroppo a causa di volontarie immissioni, anche il serpente Reale Californiano (Lampopetris getula californiae). Predatore di rettili (scinchi, gechi e piccoli di lucertola) si è ambientato immediatamente causando non pochi danni alla fauna locale. Purtroppo l’eradicazione risulta impossibile oramai perchè gran parte della vita la trascorre sottoterra.
Pesci endemici d’acqua dolce non ce ne sono, ma sono stati introdotti nei laghi molte specie; Eugenio Miotti ha osservato solo delle Gambusie affinis nei lungo riva.
L’unico mammifero osservato è il Coniglio selvatico anch’esso introdotto; come anche alcuni gatti rinselvatichiti distanti dai centri abitati.
Speriamo che, dopo l’incendio del 2019, quest’area torni allo splendore di un tempo con la rinaturalizzazione.
Buona visione!