“Fuerteventura e la sua fauna” di Eugenio Miotti
Nel maggio del 2018, Eugenio Miotti, dopo aver trascorso alcuni giorni a Lanzarote, ha attraversato con il traghetto e raggiungendo l’isola di Fuerteventura e già in quel piccolo tratto di Atlantico, nel tragitto era possibile vedere Uccelli della tempesta e Berte.
L’Isola di Fuerteventura è caratterizzata per la maggior parte da un habitat semidesertico. Anche qui il fenomeno dell’isolamento dal continente ha contribuito a differenziare le specie creando molti endemismi.
A Fuerteventura vive il Saltimpalo delle Canarie (Saxicola dacotiae), piccolo muscicapide endemico esclusivamente dell’Isola visibile in quasi tutti i Barrancos (valloni o burroni formati da corsi d’acqua temporanei o di piccola portata dove la vegetazione è più presente). Altri uccelli endemici presenti in quasi tutto l’arcipelago e osservabili in queste zone sono l’Averla maggiore meridionale (Larius meridionalis koenigi), il Capovaccaio insulare (Neophron percnopterus majorensis) specie ancora presente in numero discreto nell’isola mentre sta scomparendo dalle altre parti dell’arcipelago. Qui troviamo anche la Poiana con la sottospecie Buteo buteo insularum, Corvo imperiale con la sottospecie corvus corax tingitanus, il Gheppio con la sottospecie Falco tinniculus dacodiae, il rondone (apus unicolor), la Sterpazzola di Sardegna con la sottospecie Sylvia conspicillata orbitalis.
Vicino a queste piccole sorgenti d’acqua è facile osservare il Trombettiere con la sottospecie Rodhopechys githanginea amantum, il Fanello con la sottospecie Carduelis cannabina harterti, l’endemica Cinciarella delle Canarie presente qui con la sottospecie Cyanistes teneriffae degender presente solo a Fuerteventura e Lanzarote, mentre contrariamente all’osservazione fatta a Lanzarote la Cutrettola qui osservata è la razza Motacilla flava flava.
Sempre vicino ai Barrancos o ai centri abitati si possono osservare Occhiocotto, Passera sarda, Balestruccio, Colomba selvatica, Tortora dal collare orientale, Tortora comune e Upupa.
Nelle aree desertiche presenti sia a sud vicino Costa calma che a Nord vicino la città di Oliva, l’autore ha osservato la Calandrina o Pispoletta con la sottospecie (Calandrella rufescens polatzeki) individuabile anche grazie al suo continuo canto, ma anche, con grande emozione, Corrione biondo qui presente con la sottospecie Cursorius cursor bannermani, Occhioni presenti con la sottospecie insularum, Ganga (Pterocles orientalis) difficile da osservare nel terreno ma facile da identificare in volo. Altri uccelli osservati sono la Pernice sarda (Alectoris barbara) la quaglia, la Cappellacia e l’onnipresnte endemica Pispola di Berthelot (Anthus bertheloti).
Le zone d’acqua interna sono pochissime, una si trova vicino Tuenje e l’altra è il Barranco di Los Molinos. Mentre il primo è un piccolo stagno, comunque molto ricco di fauna, Los Molinos è forse il più ampio specchio d’acqua delle Canarie. Qui si possono osservare anatre, limicoli, ardeidi e rallidi. Tra le anatre oltre alla Casarca (Tadorna ferruginea) presente in questo periodo con moltissimi nidiacei. L’autore ha osservato anche Anatre marmorizzate (Marmaronetta angustirostris) e Alzavole (Anas crecca).
Folaghe, Gallinelle d’acqua, Aironi cenerini, Spatole, Garzette, Ibis sacri sono gli altri uccelli osservabili assieme ai limicoli Piropiro picolo, Cavaliere d’Italia e Pantane.
Lungo le coste, questa zona, nel corso dell’escursione di Miotti, è stata un pò trascurata per mancanza di tempo, si possono incontrare facilmente Piovanelli tridattili, Gabbiani reali con la sottospecie Atlantis, Chiurlo piccolo, Fratini e Corriere piccolo. Nella costa sud l’autore ha osservato solo per pochi attimi anche il Falcone di barberia (Falco pelegrinoides).
Come fauna ittica posso documentare solo per un piccolo tratto di costa della Playa de Sotovento. Qui oltre ai pesci Pappagallo (Sparisoma cretense) ci sono molte Salpe(salpa salpa), Cefali, Donzelle pavone (Thalassoma pavo), Bavose simili alla nostra Bavosa sanguigna, Ghiozzi (Gobius niger) Sarago faraone (Diplodus cervinus) Sarago maggiore (Diplodus sargus) Mormore (Lithognatus mormyrus), Sciarrani (Serranus scriba) Pesce lucertola atlantico (Synodus synodus) e Rombo di rena( Bothus podas) nei fondali sabbiosi.
Altro Habitat interessante è la pineta di Betancuria, una piccola porzione di territorio dedicata a pineta, habitat unico in tutta l’Isola. In questo luogo speciale per Fuerteventura, grazie al divieto di caccia l’autore ha potuto osservare facilmente molte specie di animali e degno di nota, infatti Miotti ha osservato la presenza di alcuni Canarini (Serinus canaria) specie non presente per molti testi consultati da Miotti.
Qui sono presenti tutte e tre le specie di rettili:
- Gallotia atlantica lucertola di medie dimensioni rinvenibile su tutta l’isola,
- Il geco Tarentola angumentalis
- Il raro scinco Chalcides simonyi presente oltre che qui solo in poche zone circoscritte dell’isola.
La lisneja, così chiamato volgarmente lo scinco dalla popolazione locale. Tra le persone contattate dall’autore, ha trovato la totale confusione sulle notizie riguardanti la sua biologia l’unica era che è molto raro, forse anche a causa della predazione fatta sia dai ricci, introdotti qui circa 80 anni fa, che dagli uccelli nonché da animali domestici come i gatti. Infatti sono state scattate delle foto al rettile ucciso da un gatto.
Come mammiferi sono molto comuni i Conigli selvatici (Oryctolagus cuniculus) i quasi onnipresenti Scoiattoli di Barberia (Atlantoxerus getulus) molto sociali vicino la costa tanto da venire a prender in mano il cibo donato dai turisti. Altri mammiferi sono il Riccio algerino (Atelerix algirus) e l’endemico toporagno Crocidura canariensis.
Per quanto riguarda l’osservazione degli anfibi, Eugenio Miotti ha rilevato in un piccolo barranco vicino la città di La Oliva in piccole pozze d’acqua sul suolo roccioso L’autore ha trovato la Raganella mediterranea (Hyla meridionalis) per quanto riguarda la Rana verde iberica (Pelophilax perezi) non sa se è presente nell’isola in quando oltre a non vederla non è stato rilevato il suo canto vicino gli specchi d’acqua.
Infine come invertebrati dall’autore vengono menzionati due tipi:
1) La farfalla Moarca Africana (Danaus Chrysippus) bellissimo lepidottero Africano capace di effetuare lunghe migrazioni. A volte raggiunge anche il territowio Italiano.
2) L’Ape nera (Apis sp.) l’unica ape mielifera endemica capace di resistere al clima ventoso o variabile delle Canarie. Un produttore di miele ha raccontato, ad Eugenio Miotti, che per aumentare la produzione aveva importato dall’Europa (Balcani) delle api, fortunatamente (per Miotti) non sono riuscite a sopravvivere.
Buona visione!