Gli uccelli delle zone aperte tra abbandono delle attività tradizionali e intensificazione dell’agricoltura
Volando via dal Golfo di Napoli con “Gli uccelli delle zone aperte tra abbandono delle attività tradizionali e intensificazione dell’agricoltura” di Paolo Utmar.
La nuova mostra virtuale domenica 26 presente sia sulla pagina Facebook della Associazione ambientalista Eugenio Rosmann di Monfalcone e sia su questo sito, riguarda un tema poco conosciuto, ovvero gli uccelli delle zone aperte tra abbandono delle attività tradizionali e intensificazione dell’agricoltura.
Tra il Carso e la pianura si assiste ad una generale diminuzione delle specie di uccelli legate ad ambienti aperti, prativi o coltivati. Quindi se sul Carso prevale l’abbandono dovuto alla cessazione delle attività di pascolo, reintrodotto recentemente, di taglio di alberi e arbusti, di sfalcio dei prati e di agricoltura di “sussistenza” intorno ai paesi, in pianura si assiste all’intensificazione delle pratiche agricole sia nello spazio, con l’eliminazione delle “tare aziendali” come siepi, capezzagne e fossi, che nel tempo, con sfalci anticipati e ravvicinati delle foraggere, aratura immediata delle stoppie e un generale aumento della pressione delle attività agricole. Molte specie da millenni adattate a vivere in questi ambienti hanno subito una forte rarefazione a livello locale, nazionale ed europeo e le politiche di “greening” previste dalla Comunità Europea non hanno ancora avuto l’efficacia necessaria a fermare questo preoccupante fenomeno.
Paolo Utmar ornitologo e guida naturalistica, triestino ma residente a Fiumicello, collaboratore da anni della Riserva marina di Miramare a Trieste, appassionato di natura e di fotografia, con la nostra Associazione ha realizzato la mappa delle aree umide costiere e il calendario 2017, diverse mostre fotografiche, conferenze e guida alle escursioni del Centro Visite Lago Pietrarossa.
Potete vedere la mostra anche su Facebook alla pagina della associazione.
Buona visione!