“Il ritorno del grifone sulle Alpi orientali: l’unica colonia nidificante sull’intero arco alpino” di Fulvio Genero.
Questa storia entusiasmante del ritorno del grande avvoltoio ci viene raccontata grazie alle foto di Furio Genero. Un esempio di conservazione di grande valore in un’epoca in cui a livello mondiale gli avvoltoi stanno drasticamente diminuendo e varie specie rischiano l’estinzione. Un progetto iniziato oltre 30 anni fa nella Riserva naturale regionale del lago ci Cornino, che con numerose difficoltà, legate agli scarsi mezzi e finanziamenti a disposizione, ha consentito con l’impegno delle amministrazioni regionale e comunale e di chi ha lavorato e lavora con dedizione e sacrificio di raggiungere grandi risultati.
I grifoni sono una affascinante realtà che dona maggior fascino e interesse alle nostre montagne. Negli anni hanno aumentato i loro spostamenti, diventando i padroni del cielo; in tutte le stagioni solcano i cieli delle Prealpi e Alpi Carniche e Giulie sempre più sicuri nei loro spostamenti che uniscono la nostra realtà alle colonie nidificanti sulle scogliere in Croazia, agli avvoltoi che volano tra i ghiacciai degli Alti Tauri, con scambi oramai regolari con i Balcani, la Spagna e molti altri Paesi. Da alcuni anni la Riserva è gestita dalla Cooperativa Pavees che provvede anche al rifornimento del punto di alimentazione, con carcasse ottenute grazie alla collaborazione del Corpo Forestale Regionale, dei Carabinieri Forestali e degli allevatori della zona. L’unico su tutte le Alpi che consente ai grifoni di avere un punto di riferimento nelle fasi in cui trovano meno cibo sulle montagne.
La loro ricerca trofica è comunque continua e hanno imparato, nel tempo, a sfruttare sempre meglio le risorse provenienti dal bestiame al pascolo e dagli ungulati selvatici. In questo senso risulta fondamentale la presenza delle aree protette che hanno sconsentito un rapido aumento di camosci e stambecchi, e altri ungulati, importanti nelle catene trofiche a tutti i livelli.
L’auspicato aumento della fauna selvatica e la valorizzazione della pastorizia tradizionale svolgono un ruolo fondamentale per l’equilibrio ecologico e per il turismo naturalistico. E la presenza degli avvoltoi, che stanno all’apice delle catene alimentari, è il risultato e la conferma di una corretta gestione del territorio.