“Passeggiando a fondo valle” di Igor Ritossa
Queste foto di Igor Ritossa, come ci racconta l’autore, sono nate un po’ di anni fa durante una escursione insieme ad alcuni suoi amici, semplicemente per provare a fare qualche scatto, non troppo impegnativo, con la nuova macchina fotografica reflex.
La zona di fondovalle in cui Igor e i suoi amici sono passati durante l’inverno è sulle Dolomiti Orientali in Cadore, tra Auronzo e gli scorci delle tre cime di Lavaredo: Igor ricorda ancora il freddo.
Queste foto, come sottolineato dall’autore, erano dei semplici scatti personali, nemmeno pensati per renderle pubbliche, ma offrono molti spunti interessanti: il cammino di fondovalle, lungo i corsi d’acqua, ci ricordano il prezioso ruolo dei fiumi come corridoi biologici che connettono le aree naturali che attraversano nel loro percorso. A proposito di cammini, segnaliamo con piacere l’accordo tra il Ministero dell’Ambiente e il Club Alpino Italiano per la creazione del “Sentiero dei Parchi”.
Così il Ministro Costa lo scorso 25 maggio: «voglio raccontarvi di questo progetto che stiamo realizzando, il Sentiero dei parchi.
Grazie a un accordo firmato con il Cai, stiamo creando un itinerario escursionistico che toccherà tutti i Parchi nazionali del nostro Paese, e che avrà come spina dorsale l’attuale Sentiero Italia CAI.
I parchi nazionali sono uno scrigno della natura: bisogna garantirne la conservazione, ma anche la fruibilità».
L’idea della connettività tra gli Habitat è stata la filosofia della direttiva europea 92/43/CEE.
In regione Friuli Venezia Giulia già con il Piano Urbanistico Regionale Generale nel 1978 si è ricercata la continuità sul territorio, dai parchi della montagna alla Laguna e la fascia costiera, attraverso la tutela degli ecosistemi fluviali.
Questo progetto – rimasto di fatto inattuato – è poi stato trasformata nel 1996 con l’istituzione delle Aree di rilevante interesse ambientale – ARIA, di fatto dei piani attuativi che sono stati lasciati alla responsibilità dei singoli Comuni. I fiumi sono degli importantissimi corridoio biologici, comprendendo banchi di ghiaia, boschi golenali, stagni, ospitano nel loro ambito gli habitat più diversificati.
Tanta varietà ecologica è il risultato della dinamicità degli ambienti fluviali, che viene anche provocato dalle piene che determinano gli spostamenti dei sedimenti e il modellamento delle sponde, permettendo la regolare rigenerazione degli habitat.
Gli animali e le piante si sono adattati a queste dinamiche e spesso ne sono addirittura dipendenti.
A causa della pressione antropica, esercitata in particolare con arginature e regimazioni, numerosi corsi d’acqua hanno perso la loro naturale dinamicità. Ripristinare le dinamiche fluviali è un compito complesso, soprattutto in un territorio fortemente antropizzato come quello della nostra pianura Padana.
Come si puo’ vedere al link che segue, la proposta del Sentiero dei Parchi si svilupperà prevalentemente in ambiente montano, lungo l’arco alpino per proseguire lungo la dorsale appenninica fino alla Sicilia e la Sardegna, ma non vanno dimenticati i territori di pianura e costieri, che spesso sono quelli più minacciati dalle attività antropiche.
Link della Stampa: https://www.lastampa.it/viaggi/italia/2020/05/25/news/nasce-il-sentiero-dei-parchi-il-cammino-di-santiago-italiano-1.38888525?refresh_ce
La sfida nella conservazione e connettività degli Habitat sta nella tutela delle aste fluviali con le rispettive fasce golenali, dove oltre alla pressione antropica dell’edilizia, dell’agricoltura, le infrastrutture, troviamo sbarramenti e spesso gli scarichi fognari dei centri abitati e delle industrie, non sempre adeguatamente depurati.
Infine, un importante ruolo che il CAI ha ricoperto in questi anni è nella gestione dei sentieri e in quest’ambito è stato creata una mappa interattiva – che trovate al link mappasentieroitalia.cai.it – sulla quale trovate il dettaglio cartografico con la descrizione delle tappe, le tracce scaricabili in formato GPX e XML e accessibili anche direttamente via OpenStreetMap.
Buona visione!