VA IN VENETO IL PREMIO “POPULUS ALBA” PER LE AMMINISTRAZIONI ATTENTE ALL’AMBIENTE E TRE STUDENTI DI PAVIA, TRIESTE E FERRARA LE MIGLIORI TESI AMBIENTALI 2018
Lascia il Friuli, e in particolare Artegna vincitrice dell’edizione 2017 e prende la strada del Veneto il premio Populus Alba, per le pubbliche amministrazioni che si siano distinte in materia ambientale. Quest’anno il titolo, e la scultura dell’artista del territorio Cristiano Leban, vanno a Venezia, come riconoscimento del lavoro svolto dal Consorzio di Bonifica Acque Risorgive.
Il Consorzio di bonifica Acque Risorgive di Venezia, secondo la motivazione di una qualificata giuria composta da docenti universitari e professionisti, ha dimostrato come si possa intervenire in maniera davvero innovativa in contesti artificializzati dalle bonifiche, restituendo naturalità e diversità biologica e migliorando la depurazione delle acque che raggiungeranno la laguna. Le acque possono liberarsi da dritti argini di cemento, con benefici per l’ambiente e per l’uomo.
Una menzione speciale è stata riconosciuta al Comune di Marano Lagunare, che lo scorso marzo ha raggiunto l’obiettivo dell’istituzione di una nuova Riserva naturale regionale, la terza sul suo territorio. Una scelta importante per la conservazione del proprio patrimonio naturale e per indirizzare il futuro del paese lagunare verso una valorizzazione delle proprie peculiarità.
Per quanto riguarda le tesi di laurea in campo ambientale partecipanti all’altro concorso, dedicato alla memoria dell’ambientalista monfalconese “Eugenio Rosmann”, il primo premio è stato assegnato a pari merito a tre giovani studiosi, che riceveranno ciasuno un assegno da €. 500.- reso possibile dal contributo della Banca di Credito Cooperativo di Staranzano e Villesse e dal 5 per mille della stessa Associazione ambientalista, tesi che hanno offerto uno spaccato dei problemi ambientali più urgenti e oggetto di approfonditi studi.
Dalla Scuola di Architettura di Pavia del Politecnico di Milano, è giunto lo studio della dott.ssa Chiara Brugnara, “Affrontare le sfide dei cambiamenti climatici: proposte per la gestione sostenibile delle acque nel Comune di Verona”, sul problema dell’impermeabilizzazione del suolo e gli eventi climatici estremi causati dai cambiamenti climatici.
Il dott.Giulio Mangherini dell’Università di Ferrara, ha proposto un dispositivo per la depurazione delle acque da sostanze organiche (compresi farmaci, antibiotici, reflui industriali), alimentato da pannelli solari, che riduce i gas serra e produce idrogeno.
Infine la tesi di dottorato di Ricerca in Ambiente e vita dell’Università di Trieste della dott.ssa Costanza Uboni, tratta con grande profondità e accuratezza il problema delle piante invasive sul Carso e gli impatti sulle comunità animali e vegetali.
Sono state decise anche tre menzioni speciali alla dott.ssa Elisa Cricrì della Facoltà di Architettura di Trieste, per la tesi “D’acqua, di rocce e di fronde, il geoparco del Carso e l’area di Doberdò”, alla dott.ssa Giulia Sbrizza, dell’Università di Padova, per il suo studio sulle proprietà forestali collettive e al dott. Giacomo Assandri, dell’Università di Pavia, per la tesi su “La conservazione della biodiversità nelle coltivazioni permanenti e negli ambienti prativi”, che indaga il rapporto tra alcune colture e la presenza dell’avifauna”.
L’associazione ha anche reputato di interesse la tesi della dott.ssa Antonietta Brunetti dell’Università di Ferrara – Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra Corso di Laurea Magistrale in Scienze Geologiche, Georisorse e Territorio, dal titolo “Zeoliti come potenziali carriers silicei di farmaci e aminoacidi: evidenze di adsorbimento su fau e ltl attraverso diffrazione neutronica”.
La serata, aperta da alcuni brani natalizi del coro CAI di Monfalcone, si è conclusa ancora in musica con il duo violino e fisarmonica di Simone D’Eusanio e Aleksander Ipacec e con il brindisi proposto dalla pasticceria Maritani di Staranzano e Monfalcone.
I premi ambientali, giunti alla loro seconda edizione, sono in continua crescita e già si pensa all’edizione 2019, con l’intento di dare continuità a questa iniziativa che vuole porsi come punto di riferimento per gli studiosi del settore e come vetrina di buone pratiche per i nostri amministratori pubblici.