Salviamo le api di Michele Tofful ….. e buon 2021

Gli obiettivi che si sono prefissati sono due:

1) conservare la natura incrementando, dove possibile, la biodiversità nei terreni di cui si prendono cura: 8.000mq di orto, 3000mq di frutteto, 10.000mq di prato e 9.000mq di bosco;

2) fornire prodotti sani e di qualità.

Nei loro terreni si possono trovare una serie di habitat naturali, semi-naturali e artificiali di un certo valore naturalistico: boschi di pianura e di collina, prati stabili, stagni, orti gestiti secondo il metodo biologico, un giardino e un pollaio gestiti secondo i canoni del “wild gardening”.

I luoghi che visiteremo con le foto sono così distinti :

I BOSCHI: Si trovano sul Colle di Medea e nella zona golenale dello Judrio. Vengono mantenuti ad alto fusto, cercando di favorire le specie autoctone. Sono anche presenti due querce monumentali: una farnia di settanta anni e un rovere che ha superato probabilmente il secolo di vita. Non tutti sanno che dalle querce le api ricavano una melata (la secrezione di afidi che si nutrono della linfa) che è presente, in quantità variabile, nel miele di millefiori.

I PRATI: La superficie destinata a prati stabili è calata decisamente negli ultimi anni tanto che la Regione sta portando avanti dei progetti per la loro conservazione. Nell’azienda sono stati conservati o ripristinati un ettaro di prati stabili. Si tratta di prati su suoli argillosi con ricca fioritura di fior di cuculo in maggio (la distesa rosa che si vede in una delle immagini) e prati su suoli aridi con la salvia dei prati (la pianta con i fiori viola).

Il tarassaco cresce in entrambi i tipi di prato e tra fine marzo e la prima metà di aprile si può ammirare la sua abbondante fioritura gialla. In pianura rappresenta una fondamentale fonte nettarifera per le api.

In un’altra immagine si vede un raro garofanino Dianthus balbisii che cresce in un praticello presso un apiario sul Colle di Medea.

GLI STAGNI: Anche le zone umide sono decisamente calate nell’ultimo secolo, così Raffaela e Michele hanno deciso di ricreare alcuni piccoli stagni. In uno di essi si riproduce la rana dalmatina. In un’immagine si vedono due maschi mentre cercano di fecondare una femmina di rana ridibunda. Gli stagni sono utili anche come abbeveratoi per molti animali come si vede in altre due immagini. Nei terreni di proprietà si trova anche un grande fosso. Lungo le sue sponde vengono lasciati crescere dei salici.

IL GIARDINO E IL POLLAIO: Nella piccola tenuta sono presenti un giardino con alberi da frutto e un pollaio gestiti in modo da mantenere il massimo grado di biodiversità possibile. Nella rassegna fotografica si possono vedere tutte le piante autoctone e non che fioriscono e gli animali che lo popolano.

L’ORTO: Gli orti sono gestiti secondo il metodo biologico. Vi si trova un filare di lamponi che in estate è popolato da numerosi insetti, bordure erbacee in cui si cerca di lasciar crescere alcune piante selvatiche e uno spazio popolato dai cardi che durante la fioritura diventano un’ottima fonte nettarifera.

GLI APIARI: Anche gli spazi verdi intorno agli undici apiari vengono gestiti secondo i canoni del giardinaggio naturalistico. Nelle foto dedicate si possono ammirare alcune presenze che allietano l’apicoltore Michele.

L’azienda è anche presente su Facebook:

Un Grazie a tutti voi e buon anno e ricordatevi di rinnovare l’iscrizione per il 2021 …

Potete vedere la mostra anche sul sito della Associazione: